Nel corso dei prossimi anni potranno sovraperformare quelli growth. I rischi di rallentamento economico, legati all’inflazione, al rialzo dei tassi e alla situazione geopolitica non modificano la view
Il contesto geopolitico internazionale è cambiato rispetto alla fine del 2021. È più difficile sostenere che i titoli value sono la scelta migliore in questo momento storico, ma secondo Eli Salzmann, Senior Portfolio Manager, e David Levine, Portfolio Manager di Neuberger Berman nei prossimi anni sovraperformeranno quelli growth.
LO SCENARIO PRE-GUERRA
Sei mesi fa, l’economia globale, trainata dagli Stati Uniti, era in rapida crescita grazie alle riaperture post-pandemiche. Si prospettava un aumento dell’inflazione e banche centrali pronte a porre fine a un’era di tassi d’interesse pari a zero. “Gli investitori che detenevano azioni growth – dicono gli analisti Neuberger Berman – per controbilanciare un decennio di debole espansione economica, o che avevano scommesso su utili futuri sempre più alti poiché non vi era alcun tasso di sconto a penalizzarli, si erano ormai messi in cerca di una via d’uscita”. Tra le azioni value, gli investitori hanno trovato società cicliche trainate dalla ripresa economica, utili correnti con valutazioni molto meno sensibili all’aumento dei tassi di interesse e multipli ragionevoli in un mare di bolle speculative…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.