Secondo una recente ricerca, una parte significativa dei consumatori ha già investito in criptovalute.
Cosa è successo: un sondaggio sui consumatori condotto da Skrill, società di pagamenti digitali non quotata e consociata di Paysafe Ltd (NYSE:PSFE) – il 38% dei consumatori del Regno Unito ha investito o acquistato una criptovaluta.
Mentre l’84% dei partecipanti allo studio ha affermato di aver sentito parlare di almeno una criptovaluta, il 64% di loro aveva familiarità con Bitcoin (CRYPTO:BTC).
“L’adozione della criptovaluta è rapidamente aumentata a livelli che nessuno avrebbe potuto immaginare solo due anni fa. […] Vediamo che la criptovaluta non è più un fenomeno di nicchia e la nostra ricerca ne fornisce un’ulteriore prova, ma esiste la significativa opportunità di incrementare la consapevolezza del suo potenziale in termini di pagamenti e di trasferimenti”, ha commentato Rossen Yordanov, vicepresidente senior di Paysafe.
Il sondaggio è stato condotto negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada, Germania, Italia, Austria e Bulgaria da Sapio Research fra marzo e aprile 2021.
A livello globale, un intervistato su cinque ha affermato che al momento del sondaggio o in passato deteneva Bitcoin; la percentuale sale a quasi uno su quattro negli Stati Uniti e al 36% in Bulgaria.
Inoltre, il 28% degli intervistati ritiene che le criptovalute siano un buon investimento per il futuro.
Oltre a Bitcoin, le valute più conosciute sono risultate Bitcoin Cash (CRYPTO:BCH) (31% dei consumatori), Ethereum (CRYPTO:ETH) (22%) e Litecoin (CRYPTO:LTC) (19%).
In termini di tassi di partecipazione delle criptovalute, quella maggiormente detenuta è Bitcoin Cash (9%), leggermente avanti rispetto a Ethereum (8%) e a Litecoin (7%).
Ethereum Classic (CRYPTO:ETC), Dash (CRYPTO:DASH) e Stellar (CRYPTO:XLM) sono stati riconosciuti da oltre il 10% degli intervistati, ma solo meno del 5% di loro deteneva partecipazioni in queste monete.
Nel frattempo: le persone stanno imparando a conoscere le criptovalute, con quasi un terzo (29%) degli intervistati che afferma di saperne di più sull’argomento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e una persona su quattro che ammette di avere maggiori probabilità di investire in criptovalute oggi rispetto a dodici mesi fa.
Comunque, sussiste ancora molta confusione su cosa dovrebbero essere le criptovalute, con il 27% che le considera il futuro dei pagamenti, il 26% una buona riserva di valore e il 26% il futuro del settore bancario.