Bitcoin (CRYPTO:BTC) ha raggiunto i 65.000 dollari lunedì, avanzando verso il massimo storico di 69.000 dollari raggiunto nel novembre 2021.
Cosa è successo
Nel momento in cui scriviamo, la criptovaluta di punta è valutata 65.244 dollari, il 5% in meno del suo picco, come riportato da Benzinga Pro.
Il rialzo arriva tra l’ottimismo del sentimento di mercato, la forte domanda istituzionale e l’evento di halving che posiziona il Bitcoin sulla rotta per superare i livelli di 69.000 dollari.
I dati di CoinGlass mostrano che l’Open Interest (OI) sul Chicago Mercantile Exchange (CME) per i futures sul Bitcoin ha raggiunto il massimo storico di 8,7 miliardi di dollari.
Il contratto futures sul Bitcoin standard del CME rappresenta cinque BTC e serve come indicatore dell’entusiasmo istituzionale nel settore delle criptovalute. Attualmente, il CME domina quasi il 30% di tutti gli investimenti in derivati sul Bitcoin, guidando il più grande mercato di futures sul Bitcoin.
Perché è importante
A sostegno dell’impennata dell’interesse istituzionale c’è l’evidente crescita delle quote di Bitcoin possedute dalle cosiddette “balene”.
I dati di Glassnode indicano che le “balene” che possiedono almeno 1.000 monete Bitcoin sono aumentate di quasi il 5% da un anno all’altro e di oltre il 7% da ottobre 2023.
Secondo Ali Martinez, un analista on-chain, “circa 110 milioni di dollari saranno liquidati su tutta la linea se #Bitcoin salta a 63.400 dollari!”.
Around $110 million will be liquidated across the board if #Bitcoin jumps to $63,400! pic.twitter.com/OsmBfRFwYu
— Ali (@ali_charts) March 3, 2024
Foto: outsideclick da Pixabay