Secondo un report, il rally di Bitcoin (CRYPTO:BTC) a quasi 106.000 dollari potrebbe non aver ancora toccato il suo picco, con modelli tecnici e flussi macro che si allineano a supportare un target di prezzo a breve termine di 122.000 dollari.
Questo movimento segue un breakout ben definito sopra il livello di 84.500 dollari a metà aprile ed è stato rafforzato da forti acquisti spot e da un crescente interesse istituzionale, secondo un aggiornamento di mercato del 12 maggio.
Cosa è successo
I dati di CoinShares di questa settimana rafforzano ulteriormente la tesi rialzista.
I prodotti di investimento in asset digitali hanno registrato afflussi per 882 milioni di dollari a livello globale la scorsa settimana, segnando quattro settimane consecutive di crescita e portando gli afflussi da inizio anno a 6,7 miliardi di dollari.
Bitcoin ha rappresentato 867 milioni di dollari di tale cifra, continuando a dominare le allocazioni istituzionali.
In particolare, gli ETF su Bitcoin quotati negli Stati Uniti hanno ora accumulato un totale di 62,9 miliardi di dollari di afflussi netti dal lancio nel gennaio 2024, un record storico.
A livello regionale, gli afflussi sono stati guidati dagli Stati Uniti (840 milioni di dollari), seguiti da Germania e Australia, mentre Canada e Hong Kong hanno registrato piccoli deflussi.
CoinShares attribuisce l’aumento degli afflussi a “un aumento globale dell’offerta di moneta M2, ai rischi di stagflazione negli Stati Uniti e all’approvazione del Bitcoin come asset di riserva strategico da parte di diversi stati americani”.
Cosa dicono gli esperti
Dal punto di vista della struttura del mercato, il rally di Bitcoin si è sviluppato a incrementi di 16.000 dollari, con chiari livelli di resistenza e supporto stabiliti a 73.000, 84.500 e 95.000 dollari, tutti superati o ritestati con successo, secondo 10x Research.
Dopo aver toccato un picco vicino a 106.000 dollari, gli analisti suggeriscono che il momentum rimane intatto, con i modelli tecnici che ora indicano 122.000 dollari come il prossimo obiettivo principale.
La tesi di trading è stata guidata da strategie long call spread, in particolare 100.000/110.000 dollari, sfruttando la bassa volatilità implicita, che rimane intorno al 45% nonostante la continua impennata dei prezzi.
“Essere long su call spread è stato il trade superiore corretto per il rischio”, afferma il report.
Si consiglia ora ai trader di considerare il roll-over su strike più elevati come 110.000/120.000 dollari.
È interessante notare che il rally a 95.000 dollari non è stato guidato da future con leva finanziaria, ma principalmente da acquisti spot, in particolare da operatori istituzionali come Strategy (NASDAQ:MSTR) e afflussi di ETF, mentre molti trader di future hanno tentato di andare short sul movimento.
Il fallimento di questi contro-trade ha aggiunto ulteriore peso al breakout rialzista.
Anche le condizioni macroeconomiche hanno fornito un contesto di supporto.
Il presidente della Fed Jerome Powell ha recentemente minimizzato l’inflazione legata ai dazi come “potenzialmente un evento una tantum”, mentre si prevede che la lettura dell’IPC di domani si manterrà stabile al 2,4%.
Se l’inflazione rimane inferiore al 3% e i dati economici statunitensi mostrano resilienza, l’incentivo a liquidare le posizioni potrebbe rimanere basso. Anche gli sviluppi politici, in particolare una svolta verso tagli fiscali e deregolamentazione, sono citati come fattori trainanti.
Sebbene Ethereum abbia registrato un significativo aumento di prezzo nello stesso periodo, i suoi afflussi di fondi sono rimasti limitati a soli 1,5 milioni di dollari, secondo CoinShares.
Nel frattempo, Sui (CRYPTO:SUI) ha attratto 11,7 milioni di dollari di afflussi la scorsa settimana, superando Solana (CRYPTO:SOL), che ha registrato deflussi per 3,4 milioni di dollari.