Michael Saylor, presidente esecutivo di Strategy (NASDAQ:MSTR) , nella giornata di oggi ha suggerito che gli Stati Uniti intendono acquistare 1 milione di Bitcoin (CRYPTO:BTC) per costituire una riserva strategica, allineandosi al quadro delineato nel disegno di legge proposto dalla senatrice Cynthia Lummis (R-Wyo).
Nel corso di un’intervista a Fox Business, Saylor ha anticipato il vertice sulle criptovalute della Casa Bianca previsto per domani, al quale anche lui parteciperà.
Cosa è successo
Saylor ha evidenziato un processo di acquisizione deliberato nell’arco di quattro anni, sfruttando gli attuali 200.000 Bitcoin posseduti dal governo, valutati circa 17 miliardi di dollari ai prezzi attuali, per costruire la riserva.
Saylor, la cui società possiede oltre 500.000 Bitcoin – circa il 2,4% dell’offerta globale – ha fornito informazioni sulla strategia proposta.
“La proposta di legge Lummis prevede l’acquisizione strategica di Bitcoin nell’arco di quattro anni, giorno per giorno, per raggiungere l’obiettivo di un milione di Bitcoin”, ha dichiarato Saylor, sottolineando il coinvolgimento di un comitato di lavoro presidenziale composto da 12 membri, tra cui leader del settore, rappresentanti del Senato e della Camera.
Ha chiarito che i dettagli del finanziamento non sono ancora stati decisi, ma ha sottolineato che la trasparenza è fondamentale per gestire l’impatto sul mercato.
“La cosa più responsabile sarebbe procedere in modo lento e costante e deliberato, con una chiara telegrafia e trasparenza”, ha aggiunto Saylor, rispondendo alle preoccupazioni sulla volatilità dei prezzi in seguito alla diminuzione dell’offerta.
Il dirigente ha definito il Bitcoin una “proprietà digitale” e un meccanismo di risparmio per gli americani, facendo un parallelo con le acquisizioni storiche di terreni come l’Acquisto della Louisiana.
“Se si pensa al Bitcoin come a una proprietà nel cyberspazio… la logica di una riserva strategica di Bitcoin non è tanto quella di accumulare Bitcoin, quanto piuttosto quella di assumere il controllo di piantare la bandiera nel cyberspazio”, ha spiegato.
Saylor ha sostenuto la necessità di concentrarsi solo sul Bitcoin nella riserva, citando il suo status di “asset fondamentale universalmente condiviso” grazie alla sua natura priva di emittenti, pur riconoscendo la necessità di un quadro di asset digitali più ampio per supportare valute, titoli e token.
Cosa potrebbe succedere
Saylor ha affrontato lo scetticismo dei primi utilizzatori del Bitcoin, che ne apprezzano l’indipendenza dal governo.
“Satoshi ci ha dato un protocollo per la prosperità… è logico che un Paese interessato all’emancipazione economica e alla prosperità adotti il Bitcoin”, ha detto, suggerendo che l’adozione nazionale si allinea con l’uso individuale e aziendale.
In vista del vertice, Saylor ha consigliato al Presidente Trump di dare priorità alla chiarezza nella classificazione degli asset e a un processo di acquisizione progressivo e trasparente, rafforzando la sua visione di leadership degli Stati Uniti nell’economia digitale.
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