Un nuovo studio suggerisce che il Bitcoin (CRYPTO:BTC) potrebbe raggiungere i 101.694 dollari entro il 27 gennaio 2025, grazie al forte impulso del mercato e alla crescente domanda istituzionale attraverso gli ETF spot su Bitcoin.
Cosa è successo
Il report, realizzato da 10x Research, mette in evidenza la resilienza del Bitcoin che ha raggiunto un massimo di sei mesi, una pietra miliare che storicamente ha portato a un rendimento mediano a tre mesi del +40%. Se questa tendenza dovesse continuare, il Bitcoin dovrebbe superare la soglia dei 100.000 dollari all’inizio del prossimo anno.
“Stiamo vedendo il Bitcoin assorbire l’energia del mercato dalle altcoin, come un buco nero gravitazionale”, hanno osservato gli analisti di 10x Research.
La posizione dominante del Bitcoin, ovvero la percentuale del mercato totale delle criptovalute rappresentata dal Bitcoin, è salita dal 38% al 58%, il livello più alto dall’aprile del 2021.
Questa posizione dominante segnala una “potente attrazione gravitazionale” all’interno dell’ecosistema delle criptovalute, dove il Bitcoin è sempre più visto come un bene più sicuro e affidabile rispetto alle altcoin, soprattutto quelle che non hanno casi d’uso sostanziali.
Il report attribuisce questo crescente slancio in parte alla continua impennata degli ETF spot su Bitcoin, che hanno accumulato 4,1 miliardi di dollari nel solo mese di ottobre 2024.
Gli ETF spot hanno aggiunto altri 830 milioni di dollari in Bitcoin proprio ieri sera, portando il totale dei cinque giorni a 2,1 miliardi di dollari, rafforzando la domanda di Bitcoin da parte degli investitori istituzionali.
“Con una domanda di ETF spot su Bitcoin in crescita parabolica, il Bitcoin è destinato a seguirne l’esempio”, si legge nel report. Gli analisti si aspettano che questa tendenza spinga il Bitcoin verso la soglia dei 100.000 dollari, con gennaio 2025 come data critica per il raggiungimento di questa pietra miliare.
Secondo i dati di SoSo Value, l’ETF spot su Bitcoin ha registrato un afflusso netto totale di 870 milioni di dollari il 29 ottobre, il più alto in un solo giorno dal 5 giugno.
Il più alto afflusso netto secondario è stato di 1,05 miliardi di dollari il 12 marzo e il secondo più alto è stato di 887 milioni di dollari il 4 giugno.
L’ETF di BlackRock (NYSE:BLK) ha registrato un afflusso di 643 milioni di dollari e quello di Fidelity di 134 milioni di dollari, il 29 ottobre.
Gli ETF spot su Ethereum (CRYPTO:ETH) hanno registrato un afflusso netto totale di 7,65 milioni di dollari.
Il valore patrimoniale netto totale degli ETF spot su Bitcoin è di 72,5 miliardi di dollari e il valore di mercato del patrimonio netto dell’ETF rappresenta il 5,07% del valore di mercato totale del Bitcoin, la prima volta nella storia che supera il 5%.
A differenza del marzo 2024, quando gli exchange di criptovalute hanno registrato afflussi significativi di BTC – spesso precursori di vendite – i dati attuali suggeriscono una pressione di vendita minima, anche se il Bitcoin si avvicina ai suoi precedenti massimi storici.
Questa relativa scarsità di venditori riflette un cambiamento più ampio nel sentimento, che posiziona il Bitcoin non come un asset speculativo ma come un “buy-and-hold hedge”, come sostenuto dal CEO di BlackRock, Larry Fink.
Nel frattempo, gli analisti di QCP Capital hanno sottolineato l’impatto dell’aumento della domanda di Bitcoin attraverso gli ETF spot su Bitcoin, che hanno acquisito ben 4,1 miliardi di dollari solo nel mese di ottobre e altri 830 milioni di dollari solo negli ultimi cinque giorni.
“Con la domanda di ETF in crescita parabolica, il Bitcoin è destinato a seguirne l’esempio”, ha dichiarato 10x Research, sottolineando come questo afflusso sia un fattore significativo per il raggiungimento del traguardo dei 100.000 dollari previsto per il Bitcoin.
QCP Capital ha aggiunto che questo “robusto afflusso di ETF spot su Bitcoin” è tra i principali catalizzatori che spingono il prezzo del Bitcoin verso l’alto, insieme a “nuovi cicli di allentamento monetario nelle principali economie” e alla potenziale vittoria di Trump.
La prospettiva di un presidente favorevole alle criptovalute ha guadagnato terreno nelle ultime settimane, con stati in bilico come il Nevada e la Pennsylvania che si sono espressi a favore di Trump.
Con i risultati delle elezioni attesi a breve, la cosiddetta “Trump Trade” ha contribuito ai recenti guadagni del Bitcoin, posizionando l’asset come una potenziale copertura contro l’incerto panorama normativo che ha caratterizzato l’attuale amministrazione.
Cosa succederà in futuro
Le intuizioni di 10x Research arrivano nel momento giusto, visto che l’evento Future of Digital Assets di Benzinga, in programma il 19 novembre, riunirà i principali esponenti dello spazio cripto per discutere delle tendenze in evoluzione della finanza digitale.
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