Al momento della pubblicazione, XRP (XRP) risulta aver perso il 19,14% nelle ultime 24 ore, a 0,227 dollari, secondo i dati di CoinMarketCap.
Cosa è successo: lunedì Coinbase, un importante sportello di scambio di criptovalute con sede nella Silicon Valley, ha inferto un altro duro colpo a Ripple, affermando di aver preso la decisione di sospendere, a partire dal 19 gennaio, le coppie di trading con XRP sulla sua piattaforma, alla luce della causa in corso con la Securities and Exchange Commission.
Lunedì il trading in XRP sulla piattaforma Coinbase è passato alla modalità ‘limit only’ (ordini con limite).
Paul Grewal, direttore legale di Coinbase, ha dichiarato che la sua piattaforma continuerà a monitorare gli sviluppi legali relativi a XRP.
Perché è importante: XRP ha registrato una debolezza generale dalla scorsa settimana, quando Ripple Labs Inc. ha rivelato che la SEC intende citare in giudizio la società per aver presumibilmente condotto un’offerta di titoli non registrata da 1,3 miliardi di dollari.
C’è stata a lungo una controversia sul fatto che alcune criptovalute siano strumenti finanziari che dovrebbero essere registrati presso la SEC.
Ripple ha affermato che XRP non è uno strumento finanziario, e l’amministratore delegato dell’azienda Brad Garlinghouse ha promesso di avversare la causa.
In una Wells Notice presso la SEC, la società della rete di pagamenti ha affermato che altre importanti criptovalute – Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) – sono indirettamente sotto il controllo cinese.
XRP è stata una criptovaluta con uno dei rendimenti più elevati in occasione dell’ultimo rally scaturito a luglio, fino all’uscita della notizia della causa con la SEC; in termini di valutazione di mercato, XRP ora si trova dietro Bitcoin, Ethereum e Tether (USDT), a quota 10,3 miliardi di dollari, secondo i dati di CoinMarketCap.