Dopo il cyber attacco di luglio a Curve Finance, un operatore storico del settore della finanza decentralizzata (DeFi), Coinbase (NASDAQ:COIN), si è trovato ad affrontare un dilemma etico.
Cos’è successo
L’attacco, che ha causato il furto di una somma ingente da Curve, ha lasciato a Coinbase un profitto inaspettato di circa 1 milione di dollari. La vincita per Coinbase è emersa dalle turbolenze che hanno travolto il mercato DeFi in seguito alla violazione della sicurezza di Curve.
Il furto ha interrotto momentaneamente il sistema di valutazione degli asset di Curve, aprendo la strada a un’opportunità d’oro che un bot di trading non ha esitato a sfruttare, secondo CoinDesk.
Per garantire una rapida elaborazione della transazione da parte di un validatore della blockchain di Ethereum (CRYPTO:ETH), il bot ha sborsato 570 ETH, pari a circa 1,06 milioni di dollari in quel momento.
La transazione, facilitata da Coinbase, sarebbe una delle più alte nella storia delle transazioni associate al Maximal Extractable Value (MEV).
Sebbene una parte significativa dei beni sottratti durante l’attacco sia stata recuperata, Alchemix, un protocollo che ha subito una perdita di 22 milioni di dollari in token basati su Curve, sostiene che Coinbase ha resistito alle suppliche di cedere i fondi che ha inavvertitamente ottenuto dall’evento.
“Coinbase non ha mostrato alcuna volontà di restituire i fondi, nonostante abbia consapevolmente beneficiato direttamente dell’exploit”, ha dichiarato Alchemix.
L’industria delle criptovalute, che quest’anno ha subito furti per 735 milioni di dollari secondo DefiLlama, è alle prese con il problema persistente del recupero dei fondi, una preoccupazione che potrebbe scoraggiare i potenziali utenti.
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