Mercoledì il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha iniziato la sua due giorni di interventi davanti al Congresso degli Stati Uniti.
Il vertice di Capitol Hill segue l’aumento dell’8,6% dell’indice dei prezzi al consumo (CPI), pubblicato il mese scorso: si è trattato del maggior aumento da dicembre del 1981.
Dal capo della banca centrale statunitense erano attesi aggiornamenti in merito allo stato dell’economia USA e alle intenzioni della Fed di ridurre le pressioni inflazionistiche che non si vedevano dagli anni ’80.
Mentre Powell ha risposto a varie domande sulla politica monetaria, la senatrice Kyrsten Sinema (Democratica — Arizona) ha chiesto informazioni sui mercati delle criptovalute:
“I mercati delle criptovalute hanno subito una sostanziale volatilità nelle ultime settimane. La Fed ha seguito questi eventi e quali implicazioni hanno sul modo in cui la Fed considera le prospettive economiche generali nel prendere decisioni in merito alla politica monetaria?”
Powell ha risposto: “Stiamo monitorando questi eventi con molta attenzione, ovviamente, e non vediamo significative implicazioni macroeconomiche. Ma penso che l’implicazione principale sia ciò che diciamo da tempo, ovvero che in questo nuovo settore innovativo c’è davvero bisogno di un quadro normativo migliore. La stessa attività dovrebbe avere la stessa regolamentazione, non importa dove appaia, e al momento questo non è il caso”.
È importante notare che l’intera capitalizzazione di mercato delle criptovalute è di 889,25 miliardi di dollari, rispetto al PIL americano che è di 25.340 miliardi e al mercato azionario che controlla oltre 49.000 miliardi.
“Molti dei prodotti finanziari digitali [disponibili] sono abbastanza simili ai prodotti che erano esistiti nel sistema bancario o nei mercati dei capitali. Ma non sono regolati allo stesso modo. Penso che sia il punto principale che avrei da dire”, ha detto Powell.
Foto: Federal Reserve
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