L’amministratore delegato di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) Elon Musk avrebbe apparentemente proposto che la criptovaluta Dogecoin (DOGE) venisse alimentata da un supercomputer.
Cosa è successo: l’imprenditore ha infatti twittato “Dojo 4 Doge”. Sul forum di discussione Reddit r/dogecoin sono state espresse diverse ipotesi sul fatto che si trattasse di un riferimento al supercomputer di Tesla che prende il nome da una tradizionale palestra giapponese di arti marziali.
Il supercomputer Dojo di Tesla rientra nel possibile piano della casa automobilistica che mira a consentire la guida autonoma attraverso il solo impiego di una telecamera e un radar; il ruolo di Dojo si estende anche ai piani dell’azienda di creare una flotta di robotaxi.
Al momento della pubblicazione, DOGE era in aumento del 4,28% a 0,056 dollari; la principale criptovaluta al mondo, Bitcoin (BTC), ha avuto un rialzo del 4,19% a 57.523,69 dollari, dopo aver raggiunto un altro massimo storico all’inizio della giornata.
Perché è importante: Musk esprime spesso commenti su Dogecoin e i suoi tweet hanno spesso determinato uno spostamento nel prezzo della criptovaluta a tema Shiba Inu.
La scorsa settimana Musk ha chiesto ai principali detentori di Dogecoin di vendere la maggior parte delle loro coin adducendo come motivo la “troppa concentrazione”.
I tweet dell’AD di Tesla non sono stati sempre graditi dalla comunità delle criptovalute e alcuni temono che Musk stia perdendo credibilità sull’argomento.
How does it feel nudging people into worthless coins such as dogecoin @elonmusk? There’s no fundamental value, no use case, it was founded as a joke etc….
— RiskIndemnity (@RiskIndemnity) February 21, 2021
Musk ha recentemente rivelato il motivo per cui Tesla ha investito in Bitcoin invece che in DOGE: secondo il CEO, BTC è “semplicemente una forma di liquidità meno stupida del contante”, e detenere BTC è già “abbastanza audace per un’azienda quotata sull’S&P 500”.
Movimento dei prezzi: venerdì le azioni Tesla hanno chiuso in calo di quasi lo 0,7% a 781,30 dollari e nell’after-market hanno poi guadagnato lo 0,15%.