Con 1,59 miliardi di dollari in fondi crypto rubati, la Corea del Nord risulta prima in classifica per attacchi informatici e furti di fondi in criptovalute.
Cosa è successo
Un recente report di Coincub ha rivelato che la Corea del Nord ha registrato 15 crimini informatici su larga scala legati alle criptovalute, causando il furto di fondi per oltre 1,59 miliardi di dollari; questi attacchi sono il risultato di una rete di 7.000 hacker, composta sia da collettivi di hacker — come Lazarus — che singoli hacker su scala ridotta.
Dopo la Corea del Nord, gli Stati Uniti risultano secondi in classifica con 14 episodi di cyber crime legati alle criptovalute; la Russia, con 1,4 miliardi di dollari in fondi rubati e decine di attacchi malware, è al terzo posto nella lista dei Paesi che registrano crimini informatici legati alle crypto.
Comunque, il report rileva che solo lo 0,15% delle transazioni di criptovaluta riguarda attività dannose, come attacchi hacker e cyber crime.
Pertanto, nonostante il recente trend ribassista del mercato delle criptovalute, e man mano che il settore continua a crescere, le normative per supervisionare le criptovalute e le transazioni possono aiutare a ridurre il numero di crimini informatici legati alle crypto.
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