Coinbase Global Inc. (NASDAQ:COIN), il principale exchange di criptovalute degli Stati Uniti, ha aperto la lista d’attesa per poter guadagnare ricompense tramite lo staking di Ethereum (CRYPTO:ETH) 2.0.
Cosa è successo: Coinbase ha iniziato a distribuire le ricompense ai clienti per lo staking di Ethereum 2.0 due mesi dopo aver aperto la lista d’attesa per la nuova funzionalità, secondo il tweet dell’azienda datato 16 aprile.
Gli utenti che hanno accesso a questa funzione possono vincolare i propri Ether in cambio di un interesse massimo del 6% all’anno.
Non esiste un tasso di interesse garantito, che sarà invece legato alla domande: maggiore sarà il numero di quanti faranno staking, più basse saranno le ricompense previste.
Perché è importante: Ethereum sta passando da un modello proof-of-work (PoW) ad uno proof-of-stake (PoS).
Le blockchain PoS utilizzano asset di criptovaluta per lo staking che necessitano di computer con una potenza relativamente bassa e confermano le transazioni sulla rete.
Gli utenti coinvolti nello staking si impegnano nell’attività sapendo che qualora provassero ad agire in modo non conforme alle regole della rete, la loro quota verrebbe “tagliata” e perderebbero il denaro.
Per iniziare a fare staking da solo sono necessari almeno 32 Ether, ma Coinbase raggruppa i fondi degli utenti in modo da consentire a chiunque di guadagnare ricompense per lo staking, indipendentemente dal numero di monete che detiene.
Lo svantaggio è che gli utenti non sono ancora in grado di inviare, vendere o scambiare gli Ether in stake, ma l’exchange “nei prossimi mesi prevede di poter offrire un modo per scambiare qualsiasi Ethereum in stake”.
Gli sviluppatori di Ethereum hanno già implementato una versione PoS della rete; sebbene le sue funzionalità siano ancora limitate rispetto all’originale, possiede un throughput più elevato e costi di transazione inferiori.
In futuro, la comunità di Ethereum spera che questa rete possa sostituire completamente quella originale e che possa ingrandirsi abbastanza da poter mantenere la promessa di Ethereum di essere il “computer del mondo”.