Le autorità di Hong Kong hanno arrestato otto persone in relazione alla piattaforma di criptovalute JPEX con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode.
La polizia ha rivelato di essere stata sommersa da 1.641 denunce riguardanti JPEX, con utenti che sostenevano di non poter accedere ai propri fondi sulla piattaforma.
Il patrimonio totale in questione è stimato in circa 1,19 miliardi di dollari di Hong Kong (152 milioni di dollari), ha riferito The Block.
Questo incidente sottolinea l’importanza della chiarezza normativa e della supervisione nello spazio degli asset digitali in rapida evoluzione. Questi argomenti saranno al centro delle discussioni della conferenza Future of Digital Assets di Benzinga il 14 novembre, dove gli esperti del settore approfondiranno le sfide e le opportunità del mondo delle criptovalute.
Durante l’operazione, denominata “tieguan” o “cancello di ferro”, le forze dell’ordine hanno condotto perquisizioni in 20 siti della città, confiscando oggetti per un valore di circa 8 milioni di HK$, tra cui contanti, gioielli e dispositivi elettronici. La polizia ha inoltre congelato beni per 15 milioni di dollari di Hong Kong collegati agli individui arrestati e sta valutando il sequestro di altri 60 milioni di dollari di Hong Kong, ritenuti guadagni illeciti.
Un arresto degno di nota è stato quello di Joseph Lam, figura di spicco della comunità crittografica ed ex avvocato, a causa dei suoi presunti legami con la JPEX.
L’indagine su JPEX è stata avviata dopo che la Securities and Futures Commission (SFC) ha messo in guardia da affermazioni fuorvianti fatte da influencer di criptovalute e dalla piattaforma stessa, insinuando che JPEX avesse cercato di ottenere una licenza di trading di asset virtuali nella regione.
JPEX ha espresso il proprio malcontento per le azioni delle autorità, sostenendo di aver subito un “trattamento ingiusto”. L’exchange ha sottolineato che mentre altre piattaforme sono state accolte nel mercato di Hong Kong, JPEX ha dovuto affrontare continue sfide, tra cui l’SFC che ha esortato i suoi partner a interrompere i legami.
La SFC ha sottolineato che JPEX era nel suo radar come entità priva di licenza dal luglio 2022. Nonostante l’introduzione di un sistema di licenze per il trading di criptovalute a giugno, JPEX non ha richiesto una licenza né ha cessato le sue operazioni.
Nonostante gli avvertimenti pubblici sugli exchange non regolamentati, le attività di JPEX si sono deteriorate, spingendo l’SFC a denunciare pubblicamente la piattaforma.
Secondo quanto riferito, l’SFC ha informato la divisione di criminalità commerciale della polizia di Hong Kong, e Mak Wai-kwong, un funzionario dell’unità di criminalità commerciale della polizia, ha dichiarato che l’indagine è in corso.