I minatori di Bitcoin (CRYPTO:BTC) possono tirare un sospiro di sollievo: la rete ha registrato il più grande aggiustamento negativo delle difficoltà dal novembre 2022.
Cosa è successo
La blockchain di Bitcoin ha subito il suo quarto aggiustamento di difficoltà negativo dell’anno, secondo il responsabile della ricerca di CryptoQuant Julio Moreno, facilitando la produzione di blocchi e la generazione di nuovi Bitcoin da parte del settore colpito dall’halving.
Signs that the average #Bitcoin miner is under pressure after the halving:
As revenue has declined sharply after the halving, Miners are currently underpaid by the most since March 2020, the COVID crash.
As a result, hashrate has declined and the network experienced today its… pic.twitter.com/2epPYR5bjq
— Julio Moreno (@jjcmoreno) May 9, 2024
La difficoltà di estrazione viene regolata ogni 2,016 blocchi, ovvero circa due settimane, per garantire che il tempo di produzione dei blocchi rimanga di 10 minuti. È correlata positivamente con l’hash rate, la potenza di calcolo dedicata dai minatori.
L’ultimo calo del 5,7% della difficoltà è una probabile risposta al calo del 10% della media mobile a 7 giorni del tasso di hash, passato da 655 EH/s nel giorno dell’halving a 586 EH/s al 10 maggio, secondo Hash Rate Index.
Perché è importante
Il quadruplice halving, che ha ridotto le ricompense dei blocchi, ha avuto un forte impatto sulle entrate dei minatori. Moreno di CryptoQuant ha osservato: “Il calo delle entrate dopo l’halving è stato drastico e i minatori sono attualmente sottopagati come mai dal marzo 2020, quando si verificò il crollo del COVID”.
La perdita di guadagni ha spinto molti partecipanti, soprattutto quelli che operano su piccola scala, a spegnere le loro macchine e ad abbandonare il mercato. Questo ha causato un calo del tasso di hashish e di conseguenza un aggiustamento negativo delle difficoltà.
A questo sentimento ha fatto eco l’amministratore delegato del pool di mining Luxor, Nick Hansen, che ha dichiarato a Decrypt: “Se non c’è abbastanza margine di guadagno per i minatori, questi si spengono, causando un calo del tasso di hash”.
Detto questo, l’amministratore delegato della società di mining Optiminer Scott Noris ha sottolineato che questo fa ben sperare per la crescita futura del settore. “I minatori che hanno pianificato correttamente cresceranno o quelli che si sono spenti si doteranno di tecnologie più recenti e troveranno energia più economica mentre tutti aspetteranno che il prezzo rifletta l’halving”, ha dichiarato a Decrypt.
Con l’abbassamento della difficoltà e la diminuzione della concorrenza, i costi di estrazione potrebbero diminuire, fornendo un sollievo temporaneo al settore.
I minatori ottengono la maggior parte dei loro ricavi grazie a sovvenzioni fisse per ogni blocco prodotto. Gli halving attaccano duramente proprio questa componente, in quanto ogni evento riduce le ricompense del 50%.
Prezzo Bitcoin
Nel momento in cui scriviamo, il Bitcoin è in rialzo del 2,81% a 62.919,46 dollari, secondo i dati di Benzinga Pro.
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Foto di Gaston Cerliani su Shutterstock