La produzione economica degli Stati Uniti ha registrato un’espansione più forte del previsto nel secondo trimestre dell’anno, evidenziando la resilienza che da tempo caratterizza l’economia nonostante il peso degli alti tassi di interesse.
Il tasso di crescita annualizzato del prodotto interno lordo (PIL) reale è stato del 2,8% nel secondo trimestre, segnando una robusta accelerazione rispetto alla crescita dell’1,4% registrata nel primo trimestre del 2024, secondo la lettura anticipata giovedì dal Bureau of Economic Analysis.
Report sul PIL del secondo trimestre: i punti salienti
- Il tasso di crescita del 2,8% ha sorpreso positivamente le aspettative degli economisti che si aspettavano una crescita del 2%, secondo quanto rilevato da Tradingeconomics.
- L’indice dei prezzi della spesa per consumi personali (PCE) è rallentato dal 3,4% del primo trimestre al 2,6% del secondo trimestre, indicando un calo della pressione sui prezzi.
- L’indice dei prezzi Core PCE, che esclude i beni energetici e alimentari, è passato dal 3,7% del primo trimestre al 2,9% del trimestre conclusosi a giugno, al di sopra del 2,6% previsto.
- L’accelerazione del PIL reale nel secondo trimestre è dovuta principalmente alla ripresa degli investimenti privati in magazzino e all’accelerazione della spesa dei consumatori.
- Guardando ai principali contributi alla crescita, la spesa dei consumatori è cresciuta al 2,3% annualizzato, in accelerazione rispetto all’1,5% del trimestre precedente.
Report sulle richieste di disoccupazione settimanali
Contemporaneamente, il Dipartimento del Lavoro ha riportato un calo delle richieste di disoccupazione settimanali per la settimana terminata il 20 luglio. Le richieste iniziali sono scese da 245.000 a 235.000, al di sotto delle previsioni che prevedevano un calo a 238.000 unità.
La media di quattro settimane delle richieste settimanali di disoccupazione – che attenua la volatilità da una settimana all’altra – è rimasta sostanzialmente stabile.
Le richieste continue sono scese da 1,86 milioni a 1,851 milioni.
Reazioni del mercato
L’indice del dollaro statunitense, monitorato dall’Invesco DB USD Index Bullish Fund ETF (NYSE: UUP), è salito dello 0,1% pochi minuti dopo la pubblicazione dei dati economici di giovedì.
Prima dei dati, i mercati avevano assegnato una piena probabilità di taglio dei tassi di interesse della Fed a settembre.
I futures sui principali indici statunitensi hanno ridotto le perdite dopo i dati sul PIL. I contratti sul Nasdaq 100 erano fermi alle 8:36 a.m. ET, mentre quelli sull’S&P 500 erano in rialzo dello 0,1%.
Mercoledì, l’indice tecnologico, monitorato dall’Invesco QQQ Trust (NASDAQ:QQQ), ha subito la sua peggiore giornata dal mese di ottobre 2022.
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