L’ultimo sviluppo è l’avvio delle discussioni sulla Legge di Bilancio 2025, con la valutazione di diversi bonus fiscali da rinnovare, ridurre o eliminare.
Cosa è successo
Il superbonus dovrebbe scendere dal 70% al 65% nel prossimo anno. Anche il bonus ristrutturazioni dovrebbe essere ridotto al 36% su una spesa massima di 48.000 euro a partire dal 2025, un calo significativo rispetto all’attuale 48% su una spesa massima di 96.000 euro.
Diversi bonus, tra cui il “bonus mamme”, un contributo per le madri lavoratrici con due figli, e il bonus TV e decoder, che aiuta nell’acquisto di un televisore o di un decoder compatibile con i nuovi standard di trasmissione, si dice che saranno interrotti il prossimo anno.
L’ecobonus, che offre una detrazione fiscale del 75% delle spese sostenute in 10 anni, è destinato a scadere. Anche il sismabonus, che prevede una detrazione dell’80% delle spese sostenute per la riduzione del rischio, cesserà il 31 dicembre 2024. Anche il “bonus verde”, che consente una detrazione fiscale del 36% su una spesa massima di 5.000 euro per la sistemazione di aree verdi, si concluderà quest’anno.
Il bonus per le ristrutturazioni continuerà anche l’anno prossimo, ma in forma modificata. La spesa massima sarà ridotta a 48.000 euro e la percentuale scenderà al 36%. La Decontribuzione Sud, introdotta dalla Legge di Bilancio 2021, che prevede un’esenzione per i datori di lavoro con sede al Sud, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024, ma è improbabile che venga prorogata anche il prossimo anno.
Anche il bonus TV, con un valore massimo di 30 euro, che consente l’acquisto di televisori e decoder adatti alla ricezione di programmi televisivi con nuovi standard, è destinato a scomparire nel 2025.
Perché è importante
Le modifiche proposte ai bonus fiscali sono significative in quanto avranno un impatto su un’ampia gamma di contribuenti, dalle madri lavoratrici ai proprietari di case che vogliono ristrutturare o rendere più ecologiche le proprie abitazioni. L’interruzione del bonus TV e decoder potrebbe inoltre influire sull’industria televisiva e sulla capacità dei consumatori di accedere ai nuovi standard di trasmissione. La potenziale interruzione della Decontribuzione Sud potrebbe avere implicazioni per i datori di lavoro con sede nel Sud. Di conseguenza, si prevede che questi cambiamenti avranno un ampio impatto sul panorama economico italiano.
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Foto di Milivoj Kuhar su Unsplash