Secondo Michael Langham, Emerging Markets Analyst di abrdn, se il primo ministro riuscirà a vincere alcune sfide l’India potrebbe proseguire nella forte performance economica
Quasi un miliardo di persone chiamate alle urne, nell’arco di sei settimane, su una superficie di 3,3 milioni quadrati: i numeri delle elezioni in India, in corso dal 19 aprile al 1° giugno, raccontano un’enorme sfida logistica ma anche un appuntamento che desta grande interesse in tutto il mondo. È in ballo infatti il terzo mandato per il primo ministro Narendra Modi, esponente del BJP (Bharatiya Janata Party, il partito del Popolo indiano), in carica dal 2014 e favorito della vigilia. Un interesse condiviso anche dal mondo finanziario, visto che Modi è considerato tra i principali artefici dell’ascesa economica dell’India.
LANGHAM: “CI ASPETTIAMO IL TERZO MANDATO DI MODI”
Michael Langham, Emerging Markets Analyst di abrdn, si sbilancia sull’esito delle elezioni. “Ci aspettiamo che il primo ministro Modi si aggiudichi un terzo mandato, un’opinione ampiamente condivisa, data la popolarità di Modi tra gli elettori e la mancanza di stimoli da parte della principale opposizione, il partito del Congresso.” L’Indian National Congress ha formato un’ampia coalizione per cercare di sconfiggere il BJP, ma difficilmente riuscirà nel suo intento. Anzi, Modi e i suoi puntano a ottenere 400 seggi sui 543 a disposizione, risultato che permetterebbe loro di modificare la Costituzione del Paese…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.