I conti del primo trimestre sono andati più che bene. Ma a pesare sul futuro dell’azienda è la politica commerciale di Trump, tanto che sono già stati annunciati rincari su scarpe e abbigliamento
Il primo trimestre 2025 si è chiuso con un risultato netto più che raddoppiato per Adidas. L’utile netto è stato infatti di 428 milioni di euro, in aumento del 151,3%, mentre l’utile operativo è salito dell’82% a 610 milioni. Bene anche i ricavi sono aumentati del 12,7% a 6,1 miliardi di euro. Risultati più che ottimi, che però non hanno convinto i vertici dell’azienda a rivedere le stime per l’intero esercizio. Le previsioni, infatti, restano invariate. A pesare sul resto dell’anno è “l’aumentata incertezza dovuta ai dazi americani e ai maggiori rischi macroeconomici”.
ADIDAS E L’ESPOSIZIONE AI DAZI USA
“In un ‘mondo normale’ con questo trimestre positivo, un portafoglio ordini consistente e, in generale, un atteggiamento molto positivo nei confronti del nostro brand – ha commentato il Ceo di Adidas, Bjorn Gulden – avremmo migliorato le nostre previsioni per l’intero anno, sia per quanto riguarda i ricavi che l’utile operativo. E invece l’incertezza relativa ai dazi statunitensi ha attualmente posto fine a tutto questo. Sebbene avessimo già ridotto al minimo le esportazioni dalla Cina verso gli Stati Uniti, siamo ancora esposti a questi dazi, attualmente molto elevati”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.