Vivek Bommi e Steve Hussey prevedono che le obbligazioni AT1 ritroveranno presto la fiducia degli investitori e sottolineano la solidità delle banche di maggiori dimensioni in USA e soprattutto in Europa
La recente crisi che ha investito alcune banche minori in USA e Credit Suisse in Europa ha dimostrato che nell’era dell’online banking e dei social media i problemi di liquidità possono tradursi molto più velocemente in ondate di panico e fughe di depositanti. Questo comporta un livello di rischio stabilmente più elevato e richiede maggior vigilanza. Gli investitori in obbligazioni AT1 dovranno esaminare molto più attentamente i documenti e tenersi pronti a vendere molto più rapidamente se le banche si trovano in difficoltà. Ma autorità e governi hanno imparato a reagire con maggior tempestività e coordinamento rispetto alle crisi precedenti.
GIUDIZIO FAVOREVOLE NONOSTANTE LA VOLATILITÀ A BREVE
AlllianceBernstein, in un Blog dal titolo “Crisi bancaria: come cambierà il credito finanziario?” a cura di Vivek Bommi, CFA| Head—European Fixed Income, Director—European and Global Credit e Steve Hussey, Head—Financial Institutions Credit Research, sottolinea che dal punto di vista del credito le banche “sono in una forma quanto mai smagliante”, e continua a esprimere un giudizio favorevole sulla solidità del settore nonostante la volatilità a breve termine. Le valutazioni del debito bancario sembrano convenienti, la relazione tra i rendimenti dei titoli AT1 e i dividendi delle azioni bancarie è mutata, e da metà 2022 i primi sono insolitamente convenienti rispetto alle azioni, considerando i rischi nelle giurisdizioni che rispettano la tradizionale gerarchia dei creditori…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.