Per Greg Meier, Director, Senior economist, Global economics and strategy di Allianz Global Investors, a favorire la tenuta dell’economia sono i risparmi delle famiglie e gli stimoli fiscali senza precedenti
Nonostante le politiche restrittive della Fed per contrastare l’inflazione, l’economia americana per adesso non solo ha tenuto dimostrando grande resilienza, ma è addirittura cresciuta. Eppure secondo diversi analisti si iniziano a vedere “alcuni segnali tipici di una recessione imminente”. E’ quanto sostiene Greg Meier, Director, Senior economist, Global economics and strategy, nel weekly outlook di Allianz Global Investors. Meier analizza anche i motivi per i quali non si sono ancora visti, fino ad ora, segni di cedimento dell’economia statunitense.
GLI USA DETERMINANO I MERCATI MONDIALI
“Un vecchio detto che circola tra gli economisti – scrive Meier -recita così: ‘Quando l’America starnutisce, il mondo prende il raffreddore’. La cosa potrebbe sembrare ovvia, considerando il peso dell’economia statunitense. Tuttavia esistono dei punti di vista alternativi. Ad esempio, gli investitori che hanno vissuto gli shock a livello delle filiere nell’era Covid o la svalutazione nel 2015/16 del renminbi, la moneta cinese, potrebbero pensare che l’economia globale danzi al ritmo di quella cinese. E gli Europei potrebbero puntualizzare che fu Klemens von Metternich, cancelliere austriaco ai tempi di Napoleone, ad affermare “quando la Francia starnutisce, il resto dell’Europa prende il raffreddore’”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.