Il weekly outlook di Allianz Global Investors del Senior Economist Greg Meier sottolinea la resilienza dei consumi americani: la Fed potrebbe riuscire a contrastare l’inflazione senza far calare l’occupazione
Le banche centrali hanno il compito difficile di contrastare l’inflazione senza frenare l’economia fino a innescare una recessione. Gli effetti della politica monetaria sono percepiti con un ritardo di mesi e intanto le pressioni politiche possono diventare incalzanti. Nel suo weekly outlook a cura del Senior Economist Greg Meier di Allianz Global Investors ricorda che gli “hard” landing dell’economia siano più frequenti dei “soft” landing nelle fasi in cui le banche centrali inaspriscono la e paragona il loro compito alla sfida di riportare un razzo a terra dallo spazio e farlo atterrare delicatamente in verticale su una piattaforma in mezzo all’oceano. Possibile, ma tutt’altro che facile.
IN GIOCO FORZE ESTERNE
Oggi ci si chiede non tanto se l’Eurozona riuscirà a scongiurare la recessione, quanto se l’eventualità dipenderà dagli sviluppi geopolitici più che dagli interventi della Bce e ci si interroga anche sulle capacità di successo della Fed. La banca centrale americana vuol rallentare nettamente l’inflazione, ai massimi quarantennali, senza una risalita degna di nota della disoccupazione, oggi vicina ai minimi da 50 anni. Sarebbe difficile anche nei periodi più favorevoli. Ma la Fed deve anche fare i conti con forze esterne, tra cui le ripercussioni su crescita e inflazione della politica zero Covid della Cina e l’invasione dell’Ucraina…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.