L’analisi di Amundi sulle implicazioni per gli investimenti azionari dopo la vittoria di Donald Trump. In Europa prospettive interessanti per le società con produzione locale negli Stati Uniti
Donald Trump è il 47° Presidente degli Stati Uniti con anche il controllo della maggioranza al Senato. Ancora in fase di scrutinio i voti per la Camera dei Rappresentanti, ma se i repubblicani manterranno l’attuale vantaggio, il controllo di entrambe le camere darà loro un notevole margine di manovra per la loro agenda politica. Le probabilità che le proposte politiche di Trump diventino realtà vengono pertanto ora ritenute alte e la reazione dei mercati non si è fatta attendere con un rialzo del dollaro, dei future azionari e dei rendimenti obbligazionari.
PRIORITA’ ALLE POLITICHE TARIFFARIE E DI IMMIGRAZIONE
“E’ probabile che Trump possa dare priorità alle politiche tariffarie e di immigrazione rispetto ai tagli fiscali, in quanto le prime possono essere attuate tramite ordini esecutivi senza l’approvazione del Congresso” fanno sapere gli esperti di Amundi. I quali, a proposito dell’impatto sulla crescita e sull’inflazione, reputano cruciale l’ordine in cui verranno attuate le misure politiche. Il probabile shock negativo sull’offerta per l’economia derivante dalle tariffe tenderà ad incrementare il rischio di stagflazione, la cui entità dipenderà dal livello finale delle tariffe…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.