Un nuovo “Investment Talks” di Amundi firmato da Monica Defend, Vincent Mortier e Matteo Germano, fa il punto sull’impatto dei recenti casi su ripresa, credito, e le diverse asset class. Prudenza sui bond High Yield
L’impatto delle recenti crisi bancarie sulle prospettive globali e le banche centrali potrebbe rendere più difficile l’atterraggio dell’economia. Si vede già un deterioramento tangibile dell’economia USA, che dovrebbe andare in recessione nel secondo trimestre, con la stretta creditizia che ne determinerà la gravità. Il mercato sta rivalutando le azioni delle banche centrali, ma non tutti i rialzi sono uguali. Nel caso della BCE è servito a mantenere la fiducia del mercato, e potrebbe replicare con 25 punti base entro fine anno, a meno di altri problemi nel settore bancario. La liquidità della Fed stabilizza e rende la restrizione del credito meno profonda e l’inflazione persistente. Stiamo entrando in acque inesplorate con le banche centrali ancora più dipendenti dai dati, con poca o nessuna guidance.
LA FUSIONE UBS-CREDIT SUISSE SVILUPPO POSITIVO
Sono le indicazioni del nuovo ‘Investment Talks’ di Amundi dedicato alla “Valutazione globale delle implicazioni dei recenti sviluppi nel settore bancario”, a cura di Monica Defend, Head of Amundi Institute, Vincent Mortier, Group Chief Investment Officer, e Matteo Germano, Deputy Group Chief Investment Officer. Secondo gli esperti della grande casa, la fusione di Credit Suisse in UBS rappresenta uno sviluppo positivo, ma la svalutazione delle obbligazioni AT1 è stata una sorpresa che ha avuto un impatto negativo sul credito subordinato bancario, spingendo le altre autorità europee a fornire garanzie agli investitori…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.