Le risposte dei 152 piani pensionistici raccolte da Amundi indicano un obiettivo distinto per ciascuno dei tre pilastri: un rendimento totale accettabile, la protezione dall’inflazione e la conservazione del capitale
Come stanno reagendo i piani pensionistici, cioè l’insieme dei fondi pensione e dei vari strumenti dedicati alla previdenza complementare, all’ultima impennata dell’inflazione? Privilegeranno gli asset reali nei mercati privati per la protezione dall’inflazione e le azioni globali per il rendimento complessivo. Inoltre mentre gli investimenti passivi rimarranno fondamentali per l’efficienza dei costi in un mondo caratterizzato da bassi rendimenti, gli investimenti a gestione attiva torneranno ad essere centrali in un contesto di maggiore dispersione nei mercati finanziari.
LO STUDIO CREATE-RESEARCH E AMUNDI
Sono alcune della principali evidenze emerse nel nuovo rapporto CREATE-Research e Amundi, basato sulle risposte di 152 piani pensionistici di 17 giurisdizioni, che gestiscono un patrimonio di 1.980 miliardi di euro. Il 50% dei partecipanti all’indagine prevede uno scenario di “stagflazione“( inflazione elevata e crescita debole) mentre i 38% ipotizza bassa crescita, bassa inflazione, bassi investimenti in beni materiali, salari stagnanti con disuguaglianze che dilagano. Infine soltanto il 12% propende per una crescita significativa, trainata dagli aumenti di produttività legati all’innovazione che mantengono bassa anche l’inflazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.