Monica Defend, Head dell’Amundi Institute, considera il biglietto verde una variabile chiave da seguire con attenzione nel 2023 su cui consiglia di assumere rischi limitati bilanciati da posizioni su yen e franco svizzero
Le inattese notizie positive sull’inflazione USA hanno scatenato una reazione reflazionistica tra le valute dei Paesi sviluppati, ma il percorso di recupero contro il dollaro sarà accidentato perché il biglietto verde rimane un attivo anticiclico ad alto rendimento. Ma visto l’insoddisfacente profilo rischio/rendimento è consigliabile assumersi un rischio limitato sul dollaro in quest’ultimissima fase del suo ciclo, considerando lo yen e il franco svizzero le valute più sicure per ridurre la posizione sul dollaro, atteso da una svalutazione più consistente da ora al secondo semestre del 2023.
CICLO QUASI ALLA FASE FINALE
Monica Defend, Head dell’Amundi Institute, ritiene che il ciclo del dollaro statunitense sia quasi nella fase finale che richiede di posizionarsi in vista di un indebolimento più forte nel 2023. Il dollaro ha dominato la scena per tutto il 2022 con uno dei maggiori rally di sempre, mentre tutte le valute dei G10 hanno sofferto. Ma le recenti sorprese positive sull’inflazione USA, con la Fed che ha ammesso la possibilità di un rialzo più contenuto dei tassi, hanno agito da brusco richiamo alla realtà…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.