Le valutazioni degli attivi rischiosi sono elevate ma la volatilità del mercato potrebbe offrire agli investitori l’opportunità di incrementare il rischio nei segmenti di più elevata qualità
La Federal Reserve fa bene ad adottare una politica monetaria espansiva, tuttavia emerge una contraddizione intrinseca: se taglia i tassi di interesse soprattutto per far fronte al rallentamento dell’economia si dovrebbero vedere gli effetti di questo rallentamento non solo nell’indebolimento del mercato del lavoro ma anche nella riduzione dei consumi e, in ultima istanza, nel calo degli utili societari. E’ la tesi sostenuta nel Global Investment Views di Ottobre 2025 da Vincent Mortier, CIO di Amundi e Monica Defend, Head of Amundi Investment Institute.
VERSO UN CONTESTO STAGFLATTIVO NEGLI USA
Eppure negli ultimi due mesi i rendimenti dei Treasury USA sono diminuiti, l’oro ha toccato livelli record e le azioni mondiali e statunitensi hanno raggiunto nuovi massimi. L’equity, in particolare, ha beneficiato di aspettative di una persistente solidità dell’economia statunitense, della politica monetaria espansiva, del buon andamento degli utili e del dinamismo dell’intelligenza artificiale. “Nel secondo semestre la decelerazione dei consumi negli USA, a causa dell’indebolimento del mercato del lavoro e per i timori sulla crescita dei salati, delineerà un contesto stagflattivo. L’indice dei prezzi al consumo rimarrà al di sopra dell’obiettivo del 2% stabilito dalla Fed, per poi salire nei mesi successivi. Questo comporterà una riduzione sia della crescita del reddito reale, sia della capacità di spesa delle famiglie” spiegano Mortier e Defend…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.