L’evoluzione dei rendimenti attesi per i prossimi dieci anni proiettano l’India e le azioni dei mercati emergenti, esclusa la Cina, su livelli più interessanti rispetto ai mercati sviluppati
Il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con temperature medie superiori di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Un trend che accentua gli allarmi relativi al cambiamento climatico. Gli investitori devono concentrare sempre più la loro attenzione sull’evoluzione della transizione energetica e delle dinamiche del clima i cui impatti sono cruciali sulle aspettative economiche, in particolare nei mercati emergenti. “Per molti dei paesi in via di sviluppo, la strada verso gli obiettivi di emissioni nette di carbonio pari a zero è impegnativa e si tradurrà in perdite rilevanti di Pil e standard di crescita più bassi fino al 2050” fa sapere Monica Defend, Head of Amundi Investments Institute.
DINAMICHE REGIONALI DIVERSE
Tuttavia, le dinamiche regionali sono diverse. Paesi ricchi di minerali fondamentali per la transizione come il Cile, dove abbondano di litio e rame, o l’Indonesia, leader nell’estrazione di nichel e al secondo posto per il cobalto, e gli altri paesi ricchi di minerali fondamentali per la transizione sono favoriti. Defend prevede una crescita media del Pil del 4,3% per questi paesi nei prossimi dieci anni, rispetto al 3,3% degli altri mercati emergenti, mentre, nello stesso arco di tempo, gli Stati Uniti evidenzieranno una crescita del Pil reale dell’1,6% e l’Eurozona dello 0,9%…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.