Afflussi sostenuti in tutte le aree e forte contributo da Etf, Asia e tecnologia in attesa del nuovo piano strategico. Si conferma così il secondo operatore europeo per masse e flussi
Nel terzo trimestre del 2025 Amundi ha proseguito il trend positivo avviato a inizio anno, riportando risultati solidi e nuovi massimi sul fronte delle masse gestite. L’utile ante imposte rettificato è salito a 445 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto al 2024, mentre l’utile netto rettificato si è attestato a 340 milioni. Il patrimonio complessivo ha toccato un nuovo record di 2.317 miliardi di euro di masse gestite, in aumento del 3,5% dall’inizio dell’anno.
ASIA E RETI TERZE TRAINANO LA RACCOLTA
Nei primi nove mesi del 2025 Amundi ha registrato afflussi netti per 67 miliardi di euro, di cui 15 miliardi nel solo terzo trimestre. Le attività a medio-lungo termine hanno contribuito per 57 miliardi, con raccolta positiva in tutte le aree geografiche e nei principali segmenti di clientela, sia istituzionale sia retail. Un contributo determinante è arrivato da Asia, ETF e reti di distribuzione terze, pilastri del piano “Ambitions 2025”. In particola in Asia, Amundi ha registrato 29 miliardi di euro di afflussi nei nove mesi, di cui 7 miliardi nel terzo trimestre, grazie sia alle joint venture (tra cui Amundi BOC WM) sia alla distribuzione diretta. La distribuzione tramite reti terze ha raccolto 21 miliardi, principalmente in attività a medio-lungo termine. “Abbiamo prolungato lo slancio positivo dell’inizio dell’anno, sostenuti dalla crescita dei ricavi e dal controllo dei costi”, ha commentato Valérie Baudson, amministratore delegato del gruppo…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.