Cresce la convinzione che la Banca centrale americana interverrà a settembre con un primo taglio dei tassi. Neil Sun di RBC BlueBay sottolinea “il cambio di linguaggio” di Jerome Powell, mentre per James McCann di abrdn l’andamento “dipenderà da chi siederà alla Casa Bianca”
Le parole di Jerome Powell dopo il vertice della Fed di ieri che, come previsto, ha mantenuto invariati i tassi di interesse, hanno portato benefici sui listini di Wall Street: i mercati valutano un aumento delle possibilità di un taglio a settembre, visto l’andamento non sono dell’inflazione, ma anche e soprattutto del mercato del lavoro Usa. Ed è quello che gli analisti evidenziano oggi.
“IMPORTANTE CAMBIO DI LINGUAGGIO”
“La Fed ha riconosciuto ulteriori progressi sul fronte dell’inflazione e ha riconosciuto l’attenuazione della tendenza del mercato del lavoro, affermando che il tasso di disoccupazione è aumentato ma rimane basso”, sottolinea Neil Sun, BlueBay Portfolio Manager di RBC BlueBay, per il quale la Banca centrale americana sembra orientarsi verso un tono più equilibrato. “Ciò che ha attirato l’attenzione degli investitori – aggiunge – è stato il cambiamento di linguaggio, che ha portato a prestare attenzione ai ‘rischi per entrambi gli aspetti’ del duplice mandato della Fed”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.