Lavorare sempre da casa comincia a pesare anche per i giovanissimi, che si sentono meno felici, realizzati e sentono di avere meno opportunità di crescita
Negli ultimi anni la Generazione Z è stata descritta come profondamente diversa da quelle precedenti sotto molti aspetti. Uno dei più importanti riguarda sicuramente il rapporto con il lavoro. Andare in ufficio, parlare dal vivo con i colleghi, la classica birra post-lavoro: abitudini considerate obsolete dai nati tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000.
ECCESSO DI SMART WORKING
Almeno finora. Perché alcuni recenti sondaggi mostrano delle crepe nella concezione del lavoro finora associata alla Gen Z. Una concezione basata su un approccio nuovo al lavoro, anzi sul rapporto tra qualità di vita e lavoro. Più tempo libero, più attenzione al benessere psicologico, importanza delle questioni ambientali e, soprattutto, tanta flessibilità oraria. In una parola: smart working, lavorare da casa. Lo smart working è senza alcun dubbio il Sacro Graal della Generazione Z…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.