Sue Noffke, Head of UK Equities di Schroders, osserva che i titoli minori hanno avuto un anno meno positivo e ora stanno suscitando l’interesse degli investitori
L’azionario della Gran Bretagna l’anno scorso è stato più resiliente rispetto a molti mercati mondiali. Con l’inflazione ai massimi e i tassi in rialzo, gli investitori azionari hanno mostrato una chiara preferenza per le società più internazionali e più grandi dell’indice FTSE 100 della Borsa di Londra. Banche e major petrolifere sono state le protagoniste del mercato azionario, hanno aumentato i dividendi e riacquistato volumi considerevoli di azioni grazie alla forza dei mercati delle materie prime e all’aumento dei tassi di interesse, con conseguente forte crescita degli utili.
VALUTAZIONI NON CORRETTE PER LE PMI
Sue Noffke, Head of UK Equities di Schroders, osserva che invece, le azioni britanniche a piccola e media capitalizzazione non hanno avuto un anno molto positivo, e questo sta suscitando l’interesse di diversi investitori. Il prezzo è infatti uno dei principali fattori che determinano i rendimenti a lungo termine, e l’attuale rendimento del 3% circa offerto dall’indice FTSE 250, il gruppo più consolidato di PMI quotate nel Regno Unito, mostra secondo l’esperta di Schroders valutazioni non corrette, e alcune PMI focalizzate sul mercato domestico in particolare sembrano prezzare diverse notizie negative…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.