Nelle Prospettive settimanali del CIO, Erik Knutzen si aspetta più volatilità e potenzialmente rischi al ribasso, nonostante i mercati azionari viaggino ora su livelli più alti rispetto a prima della guerra in Ucraina
I mercati azionari si sono riportati su livelli più alti rispetto alla vigilia dell’invasione russa dell’Ucraina, con l’indice azionario S&P 500 oltre il 6% sopra, a conferma del fatto che in genere gli eventi geopolitici più violenti hanno solamente un impatto di breve periodo sui mercati finanziari. Questo perché in ultima analisi le forze rilevanti per i mercati sono quelle di natura strutturale e fondamentale, e la crisi ucraina ha inasprito ulteriormente le sfide fondamentali con cui gli investitori erano già alle prese: un’inflazione elevata e problematica in un contesto di rallentamento della crescita.
PIÙ VOLATILITÀ E PIÙ RISCHI
Ma la riunione del secondo trimestre dell’Asset Allocation Committee di Neuberger Berman, la prima dall’invasione russa iniziata il 24 febbraio, è giunta alla conclusione che bisogna aspettarsi più volatilità e, potenzialmente, più rischi di ribasso. Nelle Prospettive settimanali del CIO, non a caso titolate ‘Controcorrente’, Erik Knutzen, Chief Investment Officer—Multi-Asset Class, spiega che le modifiche apportate alle view di mercato sono drastiche proprio come lo sono state, due anni fa, allo scoppio della pandemia di Covid-19…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.