Il weekly outlook di Allianz Global Investors a cura di Sean Shepley fa il punto anche sulle decisioni di Bank of England e Banca del Giappone, da cui non sono attese mosse imminenti
Le due amministrazioni Trump sono accomunate dalla sua tendenza a criticare il numero uno della Fed per i tassi troppo alti o la lentezza a intervenire sulla politica monetaria. Nei prossimi giorni si riuniranno diverse banche centrali. Banca d’Inghilterra, del Giappone e la stessa Fed, dando modo di valutarne le linee monetarie, sia per le implicazioni dirette, sia per lo stato delle economie reali e dell’inflazione. Le tre autorità sono state meno attive della BCE, che da settembre ha tagliato di 25 puti a oIgni riunione, indicando che la riduzione al 2,0% potrebbe essere l’ultima, ritenendo ora di essere in posizione adeguata per osservare come evolverà la guerra commerciale dei dazi e intervenire nuovamente solo se necessario.
ULTERIORI TAGLI DELLA BCE POSSIBILI MA PIÙ LENTI
Allianz Global Investors, nel weekly outlook a cura del Senior Economist Sean Shepley, ritiene che considerando la revisione al ribasso delle aspettative su crescita e inflazione ulteriori tagli della BCE sembrano più probabili che no, ma a un ritmo più lento. La politica della Fed è rimasta invece invariata da dicembre, restia a effettuare ulteriori allentamenti finché non sarà più chiaro l’impatto inflazionistico dei dazi. Con un’economia che continua a creare posti di lavoro, l’esperto di AllianzGI si aspetta che la Fed mantenga lo status quo, ritenendo probabile un ritorno a tassi più bassi nel 2025, ma la mancata convergenza dell’inflazione sull’obiettivo Fed depone a sfavore di tagli anticipati, nonostante le pressioni di Trump…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.