Secondo Wellington Management, nei prossimi 3-5 anni le banche più esposte alle passività dovrebbero avere il profilo di rischio/rendimento migliore rispetto alle banche sensibili alle attività
Dopo 15 anni di abbattimento del debito, riduzione dei rischi e molteplici crisi bancarie, le banche dell’Eurozona si sono rafforzate dal punto di vista patrimoniale ed hanno incrementato in modo sensibile la redditività. Una dinamica che ha permesso loro di sovraperformare in modo netto gli istituti di credito degli altri paesi europei negli ultimi 5 anni, anche per effetto della normalizzazione dei tassi di interesse e delle generose politiche di rendimento del capitale. Inoltre, nonostante questa solida performance, lo sconto di valutazione del settore bancario rispetto agli indici UE resta oggi al 40% rispetto allo STOXX Europe 600.
RENDIMENTI ATTESI E RITORNO DELL’ATTIVITÀ DI M&A
Mentre i margini netti da interesse elevati potrebbero non essere sostenibili in un contesto di calo dei tassi, i flussi di cassa dovrebbero mantenersi solidi e consentire di generare rendimenti per gli azionisti tra il 13% e il 16% e un ritorno dell’attività di M&A nel settore. “Non si possono inoltre escludere consolidamenti a livello nazionale, soprattutto in Italia, Spagna e i paesi dell’Europa centrale e dell’Est. Inoltre gli importanti incentivi normativi potrebbero spingere le banche ad acquisire compagnie di assicurazione” fa sapere Thibault Nardin, Global Industry Analyst di Wellington Management…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.