Capital Group analizza la concentrazione del mercato azionario americano in un commento di Caroline Randall: non una bolla come quella delle dot.com ma potrebbe essere prossima al picco
Di recente la volatilità azionaria si è riaccesa e i titoli dei colossi tecnologici incentrati sull’Intelligenza Artificiale hanno subito importanti ribassi dopo un lungo periodo di leadership dei Magnifici Sette, quattro dei quali da inizio 2023 hanno rappresentato il 43% del rendimento totale del mercato Usa fino al 30 giugno 2024. Sembrava che i prezzi delle azioni di queste società potessero solo salire ma ora basta un dato macro deludente a innescare bruschi cali, e gli investitori si chiedono se un cambiamento nella leadership di mercato diventerà il tema dominante dei prossimi anni oppure se i Magnifici Sette continueranno a generare la maggior parte dei rendimenti.
VALUTAZIONI SOSTENUTE DA UTILI FORTI
Capital Group, in un commento di Caroline Randall, gestore di portafoglio azionario, ritiene che non necessariamente le mega-cap tecnologiche siano destinate a un forte ridimensionamento, ma preferisce concentrarsi sulla scoperta dei leader di mercato di domani. Anche tenendo conto della volatilità estiva, Randall nota che la concentrazione dell’S&P 500 rimane stratosferica con le 10 società più grandi che rappresentavano ben il 34,2% della capitalizzazione al 31 agosto, notevolmente sopra il picco della bolla dot-com. Ma aggiunge che le valutazioni dei Big Tech di oggi sono notevolmente inferiori e sostenute da una forte crescita degli utili. La concentrazione può però aumentare il rischio, che comprende anche quello normativo, e la possibilità che il percorso verso la redditività dell’IA sia più lungo del previsto…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.