Il BlackRock Investment Institute analizza l’impatto della guerra sull’approvvigionamento energetico, prevedendo effetti diversi nelle varie aree, con l’Europa che corre il rischio più serio di stagflazione
L’invasione russa dell’Ucraina sta comportando un orribile sacrificio umano, con l’Occidente che cerca di liberarsi dal petrolio e dal gas russo per raggiungere la sicurezza energetica. La guerra ha comunque determinato un nuovo shock sul fronte dell’approvvigionamento energetico, in un mondo già modellato dall’offerta. Secondo l’ultimo paper del BlackRock Investment Institute, a cui hanno contribuito Philipp Hildebrand, Vice Chairman di BlackRock, Jean Boivin, Head of BII, e Alex Brazier, Deputy Head of BII, questo shock renderà l’inflazione più persistente, rallenterà la crescita e alimenterà la domanda di combustibili fossili non russi nel breve termine.
IMPATTO SU CRESCITA E INFLAZIONE
I punti chiave messi in evidenza dagli esperti del BlackRock Investment Institute riguardano in primo luogo la portata dell’impatto della di crisi sulla crescita e sull’inflazione, che dipenderà dalla velocità con cui l’Occidente ridurrà le sue importazioni di energia dalla Russia, con un processo di allontanamento che varierà da regione a regione. Negli Stati Uniti lo scenario di base di BlackRock prevede uno stallo prolungato, con uno shock energetico che potrebbe avere una portata pari a meno della metà di quella che ebbe lo shock del petrolio degli anni ’70…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.