La casa d’investimento non vede nella flessione di quest’anno del biglietto verde un giudizio sugli asset Usa, ma avverte che i driver possono cambiare rapidamente
L’indebolimento registrato dal dollaro nel 2025 non è un fatto così insolito, almeno per ora, e non rappresenta un giudizio sugli asset USA, ma riflette semplicemente un mercato che prezza i tagli ai tassi della Fed. E’ l’indicazione dell’ultimo Weekly Market Commentary sul mercato e sui temi di investimento redatto da BlackRock, che comunque avverte che i driver del biglietto verde possono cambiare rapidamente, citando il recente aumento delle tensioni commerciali USA-Cina, il rally dell’oro che continua a infilare record, e la difficile lettura dei dati economici americani causata dallo shutdown governativo, mentre i rendimenti dei Treasury sono scesi ma restano in range.
NESSUNA PROVA DI PERDITA DI STATUS
Il deprezzamento del dollaro ha sollevato interrogativi sul suo status di bene rifugio e su un possibile ritiro dagli asset USA ma finora BlackRock non ha riscontrato alcuna prova in tal senso, ritenendo che la valuta abbia seguito fattori storici, dai tagli della Fed, in linea con l’impennata dell’azionario americano, al ritorno del premio per le preoccupazioni sul debito globale. Nonostante l’offensiva di Trump sui dazi e i timori sull’indipendenza della Fed, BlackRock ritiene il dollaro ancora storicamente forte rispetto alle principali valute, dall’euro allo yen…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.