Nella guerra commerciale con l’Europa, i grandi investitori americani puntano sul Vecchio Continente e voltano le spalle alla politica commerciale della Casa Bianca
Quanti di noi hanno una monetina sempre pronta in tasca? Forse nessuno, o quantomeno non più. Forse un tempo, quando i pagamenti digitali erano ancora di là da venire e il caffè al bar si pagava con un solo, sonante, euro. Ah, bei tempi quelli, vero? Si stava meglio quando si stava peggio, non ci sono più le mezze stagioni, e via con altri modi di dire sui generis.
In ogni caso, nessuno ha questa benedetta monetina, giusto? Ma pure quando l’avevamo, l’avremmo messa in uno di quei binocoli fissati nei punti panoramici? Quegli attrezzoni saldati a un palo, a cui molti turisti attaccano gli occhi. O meglio, attaccavano: quanti se ne trovano ancora in giro di quei cosi? Forse 1000, forse 100 in tutto il mondo, ma ce ne saranno pochi di questi ancora funzionanti. Qualcuno magari proverà comunque a dare una sbirciatina, con la speranza di riuscire a cogliere qualche dettaglio in lontananza, ma rimarrà deluso: senza monetina, non si può guardare lontano.
Quel binocolo negli Stati Uniti è fisso sull’Europa: c’è chi proprio non ne vuole sentire, e chi, invece, decide di ‘investirci’ una monetina pur di posare gli occhi su qualcosa.
Nel penultimo Sunday View prima della pausa estiva diamo un’occhiata a cosa sta succedendo all’alta finanza dall’altra parte dell’oceano… Ma senza monetine.
VEDERCI LUNGO
Più di un mese fa, il ceo di Blackstone Steve Schwarzman aveva dichiarato in un’intervista a Bloomberg che, nei prossimi dieci anni, avrebbe investito circa 500 miliardi di dollari in Europa. È una notizia che fa piacere, certo, ma che si profila in netta controtendenza con quella che dovrebbe essere la linea ‘America First’ tenuta anche in politica commerciale da Trump. Il colosso americano degli investimenti – per intenderci, gestisce asset per più di 1 trilione di dollari – ha preferito prendere una strada differente rispetto a quella tracciata dalla Casa Bianca: l’Europa è molto più solida e allettante per gli investitori, specie per i grandi. Infatti, oltre a Blackstone, anche il fondo newyorkese Kkr avrebbe scelto il Vecchio Continente, dove tra l’altro ha anche acquisito NetCo, che comprende gran parte della rete TIM…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.