Mark Dowding, CIO di BlueBay, fa il punto su tassi e inflazione USA in attesa dei rialzi della Fed e segnala come principale rischio di questa fase la crisi tra Russia e Ucraina, con Putin ora in vantaggio su Ue e USA
La Fed ha confermato il percorso verso un inasprimento con un primo aumento dei tassi ampiamente previsto per marzo, quando il tapering sarà completato. Il quantitative easing dovrebbe lasciare il posto al quantitative tightening entro l’estate, con la riduzione attiva del bilancio della banca centrale. Ora i mercati prevedono cinque rialzi della Fed nel 2022, portando il tasso dei Fund all’1,25% entro fine anno, ma si continuano a sottovalutare le prospettive di inflazione e crescita nella traiettoria dei tassi al 2023.
ATTESE TROPPO BASSE SUI TASSI FED
Lo osserva Mark Dowding, CIO di BlueBay, secondo cui invece le proiezioni per un rialzo dei tassi in questo ciclo del 2% circa appaiono 100 punti base troppo basse, anche perché la stessa Fed ritiene che la politica si muoverà oltre la sua valutazione di un tasso neutrale del 2,5%. Per questo BlueBay mantiene una view ribassista sulla direzione dei rendimenti nel medio termine anche se a breve la recente tendenza potrebbe fermarsi per un po’ di consolidamento. Nei prossimi mesi, Omicron potrebbe portare a dati economici più deboli, mentre anche gli asset di rischio stanno diventando più sensibili ai tassi più alti, rendendo più probabile l’azione autocorrettiva di un “flight to quality”, se le condizioni finanziarie si irrigidissero troppo rapidamente…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.