Nonostante la diminuzione dei costi delle materie prime, le bollette di gas ed elettricità delle famiglie italiane hanno continuato ad aumentare nel febbraio 2024. Ma perché?
Cosa è successo
Secondo un’analisi della Cgia di Mestre, i prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica sono tornati ai livelli di giugno 2021. Tuttavia, nel corso del 2023, le bollette di luce e gas delle famiglie italiane sono aumentate rispettivamente di 153 euro (24,2%) e 175 euro (28,1%).
Nonostante i governi Draghi e Meloni abbiano erogato contributi per 100 miliardi di euro per contrastare l’aumento dei costi energetici, le bollette hanno continuato a salire. La Cgia di Mestre ha sottolineato che i fornitori di energia hanno aumentato la quota fissa nelle bollette in modo significativo per far fronte alla mancanza di liquidità.
L’inflazione ha contribuito all’aumento dei costi delle bollette, facendo salire i prezzi al consumo del gas del 60,4% e della luce del 93,1%. Inoltre, l’analisi della Cgia di Mestre ha rivelato che i rincari più elevati sono stati registrati nel Nord Est, con un aumento medio delle bollette di 457 euro (33,6%).
Perché è importante
La Cgia di Mestre ha affermato che i consumatori, sia famiglie che imprese, hanno pagato quasi esclusivamente il conto della crisi energetica. Le aziende del settore hanno subito shock importanti, ma hanno anche realizzato extraprofitti significativi.
La Corte Costituzionale deve ancora pronunciarsi sulla legittimità del contributo di solidarietà sugli extraprofitti applicato nel 2022 alle aziende energetiche. Nel 2023, l’erario ha incassato solo 2,8 miliardi di euro rispetto ai 10 miliardi che il governo guidato da Mario Draghi aveva ipotizzato di riscuotere.
Questo scenario mette in luce l’importanza di una gestione efficace e trasparente del settore energetico, in modo da garantire che i consumatori non siano penalizzati da aumenti di prezzo ingiustificati.