Le aziende devono fare i conti con un fenomeno inaspettato e a volte fanno fatica a trovare i profili giusti per rimpiazzare chi si licenzia. Le dimissioni di massa interessano soprattutto gli impiegati del Nord Italia
Con il Covid in molti hanno deciso di licenziarsi. In Italia, secondo le cifre del ministero del Lavoro in riferimento al secondo trimestre 2021, si registra una crescita nel numero di dimissioni dei dipendenti: quasi 500mila, 290mila uomini e 190mila donne. La fascia di età più interessata riguarda lavoratori tra i 26 e i 35 anni con mansioni impiegatizie e residenti nelle regioni del Nord Italia.
LE CAUSE: MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA
Quali sono le cause che hanno spinto così tante persone a cercare di cambiare lavoro? Prima di tutto la ripresa del mercato del lavoro, che con la fine della pandemia ha ricominciato a mettersi in moto. Ma non solo. Ci sarebbero anche la ricerca di condizioni economiche più favorevoli e l’aspirazione a un maggior equilibrio tra vita privata e lavorativa. Rispetto allo stesso periodo del 2020, l’incremento di licenziamenti arriva all’85%…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.