La Cina fatica a riprendere il passo e i listini continuano a soffrire. Secondo Kristalina Georgieva, capo dell’Fmi, servono riforme strutturali per evitare un calo significativo della crescita
Crisi immobiliare, consumi stagnanti e incertezze globali. La Cina sta attraversando un periodo molto delicato, probabilmente il più delicato degli ultimi decenni sotto il profilo economico. La situazione sta attirando l’attenzione delle istituzioni economiche mondiali e, ovviamente, delle società di investimento.
ECONOMIA IN AFFANNO
Il primo punto riguarda l’andamento dell’economia. Recentemente un gruppo di dieci esperti intervistati dall’AFP ha previsto una crescita del Pil cinese nel 2023 pari al 5,2%. Se confermato, si tratterebbe del dato più basso dal 1990 a questa parte, escludendo gli anni in cui la crescita è stata limitata dalle restrizioni sanitarie dovute alla pandemia. I problemi dell’economia cinese sono partiti dalla crisi immobiliare che finora non ha trovato soluzione. Diversi colossi immobiliari sono caduti sotto il peso di un debito troppo pesante. L’alta disoccupazione giovanile, unita al rallentamento globale e alla frenata dei consumi causata dalla mancanza di fiducia, ha bloccato gli ingranaggi dell’economia cinese…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.