I principali indici azionari del vecchio continente viaggiano anche nella seduta odierna in territorio negativo. Rialzo dei tassi di Banca d’Inghilterra, per sondaggio Bce aspettative d’inflazione ancora alte
Le piazze azionarie europee si avviano a chiudere un’altra seduta in territorio negativo con perdite di qualche frazione di punto. Milano fa peggio delle altre e l’indice FTSE Mib fa fatica a restare agganciato a quota 27.000 punti negli scambi del pomeriggio. Sono sempre le banche centrali a dare la direzione, con la Banca d’Inghilterra che ha deciso di alzare di nuovo i tassi d’interesse per la dodicesima volta consecutiva anche se solo di un quarto di punto, come da attese
Pesano sull’umore degli investitori anche i risultati del sondaggio della Bce sulle aspettative d’inflazione degli operatori, che prevedono un calo più lento rispetto a tre mesi fa, con un ritmo di aumento ancora al 5% tra dodici mesi.
A Milano l’indice FTSE Mib cerca di non perdere il contatto con quota 27.000 punti, sotto sui è scivolato di poco negli scambi del pomeriggio. A livello di singoli titoli da segnalare lo scarto al ribasso di Iveco Group dopo che i dati negativi sul cash flow hanno messo in ombra il balzo del 63% dell’utile operativo nella trimestrale. In buon rialzo invece Interpump Group e Banca MPS.
Sul mercato delle commodity il prezzo del petrolio continua a perdere terreno con il WTI che viaggia sopra i 71 dollari mentre il Brent scambia a 75. L’euro non riesce a tenere quota 1,10 contro dollaro, mentre i rendimenti dei principali titoli di Stato si muovono tutti al ribasso con quello del BTP italiano sopra il 4,1% e il Bund tedesco poco sopra il 2,2%.
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.