Le trimestrali di DB, BBVA e Barclays battono le attese come anche Unilever e STM, ma continua a pesare sul sentiment degli investitori il timore di crisi bancarie USA. Milano si mantiene sopra quota 27.000 punti
I principali mercati azionari europei oscillano poco sopra la parità nel finale di una seduta che ha visto un’ondata di dati societari e il dato preliminare sul PIL USA del primo trimestre più debole del previsto, cresciuto solo dell’1,1% contro attese del 2%, che potrebbe incoraggiare la Fed a un approccio meno aggressivo sui tassi di interesse. Continuano a pesare sul sentiment degli investitori le rinnovate preoccupazioni per il settore bancario anche dopo la buona trimestrale di DB, che ha battuto le attese, mentre anche BBVA ha dichiarato un balzo dell’utile netto grazie alla solida performance in Messico. Anche Barclays ha battuto le previsioni, come anche Unilever e il produttore di chip STMicroelectronics.
A Milano l’indice FTSE MIB riesce a tenersi sopra quota 27.000 punti con gli investitori concentrati sugli utili trimestrali e sulle prospettive economiche globali anche a Piazza Affari. Il settore bancario ha guidato i guadagni, con Bper Banca, Banca Monte Paschi e Unicredit in solido progresso, mentre STMicroelectronics registra un pesante calo nonostante una trimestrale migliore delle attese, con gli investitori che gli effetti del rallentamento economico. Anche Tenaris pesante nonostante i risultati positivi dopo che ha segnalato di aspettarsi una graduale riduzione delle vendite e dei margini. Stellantis ha annunciato di voler ridurre la forza lavoro negli USA e in Canada con un piano di licenziamenti.
Sul mercato valutario l’euro riesce a tenersi appena sopra quota 1,10 contro dollaro mentre sull’obbligazionario i rendimenti dei principali titoli di Stato si muovono in rialzo contenuto con il Bund tedesco intorno al 2,45% e quello del BTP intorno al 4,35%. Tra le commodity in lieve recupero il prezzo del petrolio con il WTI poco sotto i 75 dollari e il Brent che viaggia sotto i 78 dollari, mentre l’oro continua a tentare il recupero di quota 2.000 dollari l’oncia
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.