Le trimestrali dei colossi Usa della grande distribuzione affossano la Borsa di New York e i listini europei e asiatici accusano il colpo. Focus su inflazione e guerra in Ucraina, il petrolio ricomincia a correre
Avvio in rosso per i listini europei dopo i forti cali registrati ieri a Wall Street. Piazza Affari prova a difendersi, con il Ftse Mib in calo dello 0,6%. Fanno peggio Francoforte e Parigi, dove i listini perdono oltre un punto percentuale.
FORTI VENDITE A WALL STREET
Seduta complicata per le Borse europee dopo i forti ribassi registrati ieri a Wall Street, dove l’indice S&P 500 (-4,04%) ha registrato la più pesante perdita giornaliera da giugno 2020. Perdite pesanti anche per l’indice tecnologico Nasdaq (-4,73%) e per il Dow Jones, che ha chiuso a -3,57%. A pesare sul mood degli investitori, oltre alle note problematiche legate all’inflazione, alla guerra in Ucraina e ai lockdown in Cina, sono state le brutte trimestrali pubblicate dai colossi della grande distribuzione. Numeri che dimostrano come l’aumento dei costi energetici e degli stipendi stiano erodendo gli utili. Target ha perso il 25% in una sola seduta, e i timori per il rischio stagflazione aumentano…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.