Per Geoffroy Goenen, Head of Fundamental European Equity Management, la fine della si aprirà un ciclo economico rialzista. In attesa bisognerà accettare una certa volatilità e cercare validi punti di ingresso
I mercati azionari europei, affaticati dalla crisi in Ucraina, hanno chiuso il 2022 con una sovra-performance relativa rispetto a USA e Mercati Emergenti. Da inizio anno, il sentiment è più ottimista rispetto all’autunno, anche se lo scenario continua a far pensare a un rallentamento dell’economia, e gli investitori sembrano già intravedere un orizzonte più radioso. Geoffroy Goenen, Head of Fundamental European Equity Management di Candriam, ritiene che le azioni europee abbiano concluso il primo passo di un valzer a tre tempi, “la fase del Value“, seguita alla normalizzazione dei tassi a lungo termine che aveva influenzato negativamente le valutazioni dei titoli Quality/Growth.
PICCO DELL’INFLAZIONE IN BUONA PARTE SUPERATO
L’esperto di Candriam ritiene che ora il picco dell’inflazione sia ormai per buona parte superato, quanto meno negli USA, mentre l’Europa sembra seguire la medesima traiettoria. Nel 2023 questo trend dovrebbe accelerare su entrambe le sponde dell’Atlantico, e sarebbe poco prudente, senza dubbio in USA e in alcuni segmenti, escludere addirittura totalmente un rischio di deflazione entro il 2024. I tassi dovrebbero comunque raggiungere un picco nel primo trimestre e rimanervi probabilmente fino alla fine dell’anno, continuando ad alimentare la decelerazione dell’economia…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.