Dopo l’esito delle elezioni, l’indice MSCI Argentina, in calo di circa il 33% dall’inizio dell’anno e in ritardo rispetto agli omologhi emerging markets, potrebbe rapidamente colmare il divario
Contro ogni previsione, nelle elezioni in Argentina la coalizione La Libertad Avanza del presidente Javier Milei non solo ha consolidato il potere a livello nazionale, ottenendo il 41% dei voti contro il 25% del Fronte Peronista (FP), ma ha anche registrato una forte performance nella Provincia di Buenos Aires, a lungo considerata una roccaforte peronista. Dopo la vittoria, Milei ha sottolineato la necessità di dialogo con i legislatori dell’opposizione e con i governatori provinciali per portare avanti le riforme tanto attese. La strada è ora aperta per un Congresso riformista, capace di rimodellare il modello economico del Paese, con significative implicazioni anche per i mercati argentini.
LA PORTATA DELLA VITTORIA DI MILEI
“La portata della vittoria di Milei dovrebbe innescare un forte rally” fa sapere Paulo Salazar, Head of Emerging Markets Equities di Candriam “Le prospettive di riforme fiscali strutturali sono nettamente migliorate ora che La Libertad Avanza controlla quasi un terzo della Camera dei Deputati e ha incrementato il suo peso specifico al Senato”. Al contempo l’amministrazione Trump sta lavorando a un pacchetto di sostegno finanziario che comprende swap, operazioni di liquidità in pesos e potenziali investimenti guidati dagli USA statunitensi in data center e infrastrutture. “Il rafforzamento dei legami con Washington con l’allineamento con l’agenda pro-mercato di Trump alimenta la fiducia per gli investitori e posiziona l’Argentina come un potenziale partner regionale in una nuova ondata di destra in America Latina” spiega Salazar…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.