Diana Wagner (Capital Group) analizza settori come sanità, software e assicurazioni in un portafoglio relativamente concentrato: in ambito obbligazionario spazio a Treasury USA, titoli garantiti da ipoteca agency e selezionati corporate bond
Una definizione comunemente riconosciuta per stabilire una recessione è quella in cui il PIL diminuisce per due trimestri consecutivi, quanto registrato negli Stati Uniti nella prima metà dell’anno. L’arbitro ufficiale in fatto di recessioni negli USA è l’NBER (National Bureau of Economic Research) che tuttavia impiega un po’ di tempo per esprimere il proprio parere dal momento che prende in considerazione molti fattori oltre al PIL.
UNO SQUILIBRIO TRA DOMANDA E OFFERTA
“Alla maggior parte dei consumatori poco importa della decisione dell’NBER. Accusano un carovita superiore al 9%, prezzi dell’energia in forte aumento e vendite di case in calo e sentono l’impatto di questi dati. Per contro, il mercato del lavoro è uno degli unici dati che non segnala una recessione in questo momento” fa sapere Diana Wagner, gestore di portafoglio azionario di Capital Group. Resta il fatto che i dati macro economici USA riflettono uno squilibrio tra domanda e offerta in un’economia che non si è ancora ripresa del tutto dalla pandemia…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.