Un’economia in crescita dovrebbe fornire sostegno ai prezzi delle azioni nel lungo periodo, mentre i tassi potrebbero rimanere a un livello tale da offrire agli investitori obbligazionari una reale alternativa alle azioni
Sebbene non esista una definizione ufficiale di atterraggio morbido dell’economia, se nel terzo trimestre del 2024 la crescita statunitense si attesterà a un tasso annualizzato dell’1,5%, come previsto dall’attuale stima di consensus, avrà centrato l’obiettivo. “Sarebbe un risultato di assoluto rilievo, poiché in passato, quando questo scenario si è verificato, l’economia ha tendenzialmente accelerato nei periodi successivi. Uno schema che potrebbe ripetersi nel 2025, soprattutto se la Fed abbassasse i tassi” sottolinea Darrell Spence, Economista di Capital Group.
IL PARALLELO CON LA SITUAZIONE DEL 1995
Se nell’attuale trimestre l’economia dovesse effettuare un atterraggio morbido, ci sarebbero molte similitudini con la situazione alla fine di un altro ciclo aggressivo di inasprimento della Fed, all’inizio del 1995. Un ciclo che si è concluso con un tasso sui Fed Fund pari al 6,0% che, tuttavia, non ha precluso l’espansione dell’economia USA fino al 2000. Uno sviluppo economico capace peraltro di superare anche diverse difficoltà finanziarie, tra cui la crisi del peso messicano, la svalutazione del baht thailandese, il default russo e il crollo dell’hedge fund Long-Term Capital Management…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.