I mercati di frontiera sono meno correlati con i mercati globali e le loro valutazioni dovrebbero migliorare ma occorre un’analisi approfondita e dettagliata di ciascun paese, poiché le differenze sono ancora significative
Le economie dei mercati emergenti meno sviluppate, con rating creditizi spesso inferiori all’investment grade, con infrastrutture sottodimensionate e performance deboli in base a una serie di indicatori sociali sono definite mercati di frontiera. “I loro mercati obbligazionari tendono ad avere dimensioni ridotte con limitazioni non trascurabili per gli investitori stranieri, incluso un maggior rischio di controllo sui capitali, e con una liquidità spesso inferiore a quella dei paesi emergenti più consolidati. Tra gli esempi possiamo citare Kenya, Pakistan e Ghana” tiene a specificare Flavio Carpenzano, Investment Director per il Reddito Fisso di Capital Group.
ALCUNI ‘FALLEN ANGEL’
Anche in questo specifico segmento obbligazionario figurano alcuni “fallen angel”, paesi che, in passato, rientravano tra i mercati emergenti primari, ma che hanno subito un declassamento a mercati di frontiera. Un downgrade causato o da crisi economiche o da problematiche legate alla negoziazione del loro debito in valuta locale o, ancora, per problemi di rimpatrio dei fondi, replicazione dell’indice o liquidità…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.